Il buccellato esiste in mille versioni, e novecentonovantanove non mi sono mai piaciute. Questa è la ricetta che mi ha fatto cambiare idea, e si deve a zia Laura che a sua volta l'ha trasmessa a mia suocera: qui l'equilibrio tra le componenti è proprio perfetto.
Fate una bella pasta frolla con:
- 1 kg. di farina;
- 300 g. di strutto (sì, sì, proprio quello, non fatemelo ripetere, non si può sostituire);
- 300 g. di zucchero;
- 200 g. di latte;
- 5 g. di ammoniaca per dolci.
- 270 g. di mandorle tostate;
- 200 g. di noci;
- 300 g. di uva passa;
- 150 g. di zuccata;
- 150 g. di cioccolato fondente a pezzetti;
- 50 g. di pinoli;
- 100 g. di marmellata di fichi;
- 2 bustine di vanillina;
- cannella;
- buccia d'arancia grattugiata;
- miele per rendere morbido l'impasto.
Stendete la pasta in una sfoglia che taglierete a rettangoli. In ciascuno avvolgete un poco di ripieno e poi punzecchiate i rotoli con l'apposito strumento, per ottenere la decorazione caratteristica del buccellato; cuocete a 180º fino a che i pasticcini sono dorati, e poi spolverateli ancora tiepidi con abbondante zucchero a velo.
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