Gulab Jamun

I Gulab Jamun sono uno dei più noti dessert indiani. In Hindi, la parola Gulab significa rosa, e Jamun è il nome di un certo frutto che per forma e colore richiamerebbe queste frittelline immerse in uno sciroppo aromatizzato, per l'appunto, alla rosa, che si consumano a fine pasto o in occasione di feste, come i matrimoni o la festa di Diwali, o il Durga Puja.
Io ne vado pazza e non mi è sembrato vero tirare fuori la scusa del Carnevale, ogni frittura vale, per prepararle. La base è il latte condensato (khoya), che può agevolmente essere sostituito dal latte in polvere, si fa prima e il sapore è lo stesso.
Vi darò la dose per una trentina di palline.
  • 200 g. di latte in polvere;
  • 80 g. di farina;
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci;
  • latte o panna per impastare.
Bisogna ottenere una pasta facile da lavorare ma non molle. All'inizio sarà un po' appiccicosa, anzi molto, ma non stancatevi perché arrendendovi subito otterreste frittelle troppo dure, che non assorbirebbero bene lo sciroppo. Ungetevi le mani con un po' d'olio e ricavate tante palline grandi come noci, da friggere in olio di semi. Fate attenzione a tenere l'olio a bassa temperatura (115º circa) altrimenti le palline non lieviteranno e non si cuoceranno all'interno, ma si romperanno o si attaccheranno al fondo e sarà un bel guaio. Con questo piccolo accorgimento si gonfieranno e saliranno in superficie. Quando sono dorate scolatele e mettetele a perdere l'unto su carta assorbente. Non sono sicura che in India lo facciano, ma...
Appena pronte, immergetele in uno sciroppo preparato facendo bollire
  • 200 g. di zucchero;
  • 1 litro d'acqua;
  • 2 baccelli di cardamomo
e profumato con un cucchiaio di acqua di rose (se preferite, fior d'arancio, ma l'originale prevede l'acqua di rose; meglio se l'aggiungete gradatamente, perché troppa potrebbe risultare sgradevole al nostro gusto). Completate con mandorle a scaglie. Lasciate le palline a bagno nello sciroppo per almeno due ore.

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