Pazienza, ne avete? Allora ecco il dolce che fa per voi. Napoli...magica città che amo alla follia, e che, tra l'altro, somiglia anche tanto a Palermo, già dal paesaggio, fin dal profilo del porto così come appare a chi vi arriva con la nave delle sette e ha quasi l'impressione di non essere ancora partito... Va bé. Bando alle romanticherie. Mettiamoci al lavoro!
Alora, prima il difficile. Servono
Adesso si aprono due strade. Quella che auguro a voi è, "spianare" la pasta con l'aiuto della macchina per la pasta: con qualche giro di manovella, via via fino ad arrivare allo spessore minimo, avrete una bella sfoglia sottile. La strada che invece è toccata a me che la macchina per la pasta non la possiedo è quella antichissima del "dàgli con le braccia". Meno male che avevo fatto già qualche mese di esercizi con i pesi... Una volta ottenuta una sfoglia sottilissima, la ungiamo con strutto, senza barare perché altrimenti l'effetto "riccio" non riuscirebbe, la avvolgiamo strettamente in un grosso rotolo, chiudiamo quest'ultimo in un foglio di cellophan e via in frigorifero, per le prossime 24 ore.
L'indomani, prepariamo il ripieno. Cuociamo
Con le ultime forze che restano, spolveriamo le sfogliatelle di zucchero a velo... e poi ci godiamo la ricompensa per le nostre fatiche, mentre gli ospiti si chiedono come mai quell'aria pesta...
Alora, prima il difficile. Servono
- 5oo g. di farina 0 (#550);
- 200 g. di acqua;
- 5 g. di sale fino;
- 15 g. di miele,
Adesso si aprono due strade. Quella che auguro a voi è, "spianare" la pasta con l'aiuto della macchina per la pasta: con qualche giro di manovella, via via fino ad arrivare allo spessore minimo, avrete una bella sfoglia sottile. La strada che invece è toccata a me che la macchina per la pasta non la possiedo è quella antichissima del "dàgli con le braccia". Meno male che avevo fatto già qualche mese di esercizi con i pesi... Una volta ottenuta una sfoglia sottilissima, la ungiamo con strutto, senza barare perché altrimenti l'effetto "riccio" non riuscirebbe, la avvolgiamo strettamente in un grosso rotolo, chiudiamo quest'ultimo in un foglio di cellophan e via in frigorifero, per le prossime 24 ore.
L'indomani, prepariamo il ripieno. Cuociamo
- 125 g. di semolino in
- 375 g. di acqua
- 125 g. di ricotta,
- 138 g. di zucchero a velo,
- 1 uovo intero,
- 1 dose di vaniglia,
- cannella,
- arancia candita,
- cedro candito,
- aroma fior d'arancio.
Con le ultime forze che restano, spolveriamo le sfogliatelle di zucchero a velo... e poi ci godiamo la ricompensa per le nostre fatiche, mentre gli ospiti si chiedono come mai quell'aria pesta...
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