Brown Butter and Cherry Blondies


Pensando alla squisita simpatia e professionalità di un collega dicevo qualche giorno fa che gli americani sono sempre americani... non si scappa. Vale anche a tavola! Infatti questi blondies sono americanissimi per provenienza della ricetta (da Essentials of Baking della Williams-Sonoma) e temerarietà nutrizionale: se il tiramisù della settimana scorsa era vigliacco, questi rientrano sicuramente nella categoria Cuore Impavido. 
Il blondie è da qualche parte definito il cugino albino del brownie, ma non vuol dire che contenga necessariamente del cioccolato bianco. Esiste anche in questa versione, ma la base è proprio una pasta da brownie senza cioccolato, in cui il sapore è dato dallo zucchero di canna e... sì, dal burro. Se amate la pasta frolla, o i cookies, vi piacerà; è come un biscotto molto morbido e compatto. 
Mi pare di aver capito che ci siano diverse scuole di pensiero su brownies e blondies e che per alcuni  la consistenza chewy o fudgy del dolcetto sia imprescindibile, mentre l'impasto che fa troppo "torta" diventa un difetto. Per me vale il contrario, non sopporto quando fa troppo "caramella", e altro che chewy - io lo chiamo: il brownie/blondie che si appiccica ai denti. Per questo motivo non esito a dare un taglio drastico alle dosi di zucchero consigliate dalla ricetta. Vi assicuro che i pasticcini risultano lo stesso perfetti. Ma se siete proprio incoscienti, potete provare anche le dosi originali, ve le dico lo stesso - i sopravvissuti poi mi racconteranno!
  • 235 g. di farina bianca  (consigliata la all-purpose, quindi va bene qualsiasi tipo);
  • 1 cucchiaino di lievito per dolci;
  • 1/2 cucchiaino di sale;
  • 150 g. di burro (originale: 155 g.);
  • 200 g. di zucchero bruno di canna, del tipo compatto (originale 220 g.);
  • 40 g. di zucchero bianco (originale 125 g.!!!!!!!);
  • 2 uova L;
  • una bustina di zucchero con vaniglia o 2 cucchiaini di estratto liquido di vaniglia (inteso quello vero, non l'aroma); 
  • 1 cucchiaio di succo di limone.
I blondies della foto prevedono l'aggiunta di ciliegie a pezzetti.
La realizzazione è roba da bambini, a parte la preparazione del brown butter, o beurre noisette, insomma il burro riscaldato in modo da fargli prendere un colore ambrato e un aroma tutto particolare. Per fare questo, il procedimento ve lo spiego qui. Poi si va in discesa: bisogna mescolare farina, sale e lievito e metterli da parte, poi combinare in una ciotola il burro noisette naturalmente non caldo, lo zucchero e mescolarli bene col cucchiaio di legno; seguono le uova, la vaniglia quale che sia e il succo di limone. Ottenuta una pasta omogenea, aggiungiamo gli ingredienti secchi mescolando giusto per incorporarli, senza eccessivo zelo. Se volete aggiungere altri elementi "caratterizzanti", come frutta fresca o secca, è questo il momento; si può anche completare l'aroma con una presa di cannella in polvere che va a nozze con lo zucchero bruno.
La massa si versa in uno stampo quadrato di cm. 20x20, imburrato e infarinato o rivestito di carta forno, e si cuoce in forno caldo a 165º per un tempo che, a seconda del forno, va da 35 a 45 minuti. L'unica seccatura con questo tipo di pasticcini è che non potete distrarvi: perché, se davanti a un brownie o blondie poco cotto magari vi fanno i complimenti perché è cremoso, uno troppo cotto è davvero una schifezza. Quindi direi: a 35 minuti esatti fate la prova stecchino, l'obiettivo è che esca quasi pulito o con poche e umide bricioline, se non funziona controllate ogni 3 minuti circa e aggirate il rischio.
Si possono mangiare nature e sono perfetti per un picnic, oppure con gelato: si abbinano benissimo a qualsiasi gelato con frutta secca, come nocciola, pralinato o mandorla.  
La ricetta consiglia ancora di spolverare con zucchero a velo, ci credereste?! 

Commenti

  1. Che piacere conoscere un'altra siciliana!!!Mi sono appena inserita tra i tuoi lettori così non ti perdo di vista.
    Un abbraccio

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