Torta di "pasta vergine"

Una nota scrittrice, di cui mi occupo per lavoro, visitava spesso la cittadina di Alcamo, in provincia di Trapani, dove aveva una proprietà. Sarà per questo che mi sono venute in mente - tra l'altro, in un certo libro, la signora le citava - le paste dette minni di virgini per la loro forma tonda sormontata da una ciliegina, che in quel luogo si producono? Non lo so. Comunque  ci ho pensato, e con l'impasto, avendone preparato poco, ho fatto invece dei pasticcini una torta, che comunque,  col nome di pasta vergine, esisteCon la promessa che la prossima volta che la preparo scatterò una foto migliore, eccola qua. La ricetta viene da varie fonti, confrontate, tra cui Sicilia in bocca di Franca Colonna Romano.

  • 500 g. di ricotta setacciata;
  • 250 g. di zucchero;
  • 125 g. di farina;
  • 2 uova M. 
Fate sciogliere lo zucchero in poca acqua (poca!), versare la ricotta e aggiungere la farina; mescolare bene e poi, fuori dal fuoco, aggiungere le uova una alla volta. Lasciare raffreddare per due ore e poi dividere la pasta in due parti: foderare uno stampo con una metà di essa, stendendola con le dita, e farcire con crema di latte preparata con 
  • 500 ml. di latte;
  • 100 g. di zucchero;
  • 50 g. di amido;
  • cioccolato fondente a pezzetti, 
  • canditi d'arancia, 
  • zuccata (le quantità le decidete voi... a piacere);
  • 1 cucchiaino di cannella in polvere.
Ricoprire con il resto dell'impasto e cuocere a 200 gradi per mezz'ora circa. 

Commenti

  1. Ciao, questa torta è davvero sublime! Delicata e ricca nella sua semplicità. Mordbida e gustosa, oltre che tuta casalinga!
    bacioni

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  2. Me la sono segnata, ha il sapore delle zagare.
    Buona serata
    Mandi

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  3. allora..grazie anzitutto a "Toni" per la pubblicazione delle ricetta.aggiungo alcuni dettagli..sullo sfondo.
    La "nota scrittrice" ( nonchè giornalista..etc.)di cui sopra, non "visitava per caso..Alcamo", ci era nata e vissuta fino al matrimonio, lo so bene..era mia madre.questa ricetta ,che ho avuto anch'io occasione di preparare con successo per amici, è tipca di Alcamo ,e trova la sua origine , come molte ricette di dolci, in un convento di monanche.
    geazie ancòra a "Toni"!!

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  4. Mio padre era di Alcamo e Franca Colonna Romano era sua cugina (me la ricordo vagamente).
    Anch'io faccio questa torta ma non sai quanto darei per capire come si fa a forma di mammelle ( quelle alcamesi sono perfette,le compro sempre quando ci vado). L'impasto è molle e non capisco come si può mettere negli stampini.Sapresti svelarmi il segreto?

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    1. Devi fare la crema e metterla in un contenitore rotondo, poi la metti una mezzoretta in frigo e devi avere l'abilità di rigirarla sull'impasto che assumerà la forma di collinetta :) per fare le mammelle utilizzano degli stampini di solito in pasticceria, se bagni il piatto prima di mettere la crema sarà piu facile poi toglierla e disporla sull'impasto senza farla disfare :)

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    2. La torta è una cosa.
      Le paste un altra cosa.
      Sono simili ma 2 impasti diversi
      Io sono di alcamo (Antonello) ora vivo in Calabria da più di 30 anni. Ma non ho mai dimenticato le mie origini le nostre tradizioni ma soprattutto dei nostri sapori. Seguitemi nella mia rubrica istagram cucinachepassione2020 dove svelerò il segreto e la differenza tra la torta e la pasta (minni ri virgini).
      Ciao da Antonello

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  5. ciao Mariabianca,( ...allora siamo parenti..pur lontani, tu devi essere del "lato Bianco"),
    nell'attesa della risposta di toni , ti do la mia opinione .
    nelle pasticcerie dove preparano questi dolci , per risparmiare ( la farina costa molto meno della ricotta) , ci mettono in proporzione molta più farina e l'impasto viene conseguentemente molto più "solido" , il che consente di fa le "minni 'i virgini".

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  6. Scusami Antonella se utilizzo il tuo spazio per ringraziare Eduardo ma non so come altrimenti fare.


    Ciao Eduardo hai indovinato,sono del " lato Bianco". Mio padre Nino( figlio di Giacomo)ha vissuto per circa 50 anni a Favignana.Ti ringrazio per la risposta al mio quesito,ne farò tesoro.
    Mi ha fatto piacere scambiare,così casualmente,queste due parole con te.

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