Pane di farro e semi di lino a lievitazione naturale



Giornata lavorativa buttata nel c... ops, nella toilette, a causa del nervosismo a fior di pelle: perché qualcuno ha deciso di trascorrere il 1 maggio, invece che a fare il picnic in campagna come tutta la gente normale, a mettere le manacce sulle altrui biciclette, in questo caso la mia. Per la serie "capita nelle migliori famiglie", visto che in fondo la mia città è l'ultimo posto dove, nell'immaginario italiano, uno si aspetterebbe di vedersi fregare, così all'improvviso, il fido destriero. Non mi dà pace, mi sento davvero come il protagonista del film di De Sica, e allora, per non pensarci, parliamo ancora una volta di pane e di lievito madre.
Ecco un pane di farina di farro, molto profumato e che si conserva per una settimana senza colpo ferire-la ricetta, dopo molti tentativi, l'ho messa su io confrontando varie versioni di pain à l'épeautre di "autori" francesi. Fa la sua parte con la marmellata o a cena, e se dovesse seccarsi un po' è la fine del mondo come "supporto" su cui versare una bella zuppa.
  • 180 g. di lievito madre rinfrescato;
  • 350 g. di acqua;
  • 300 g. di farina di farro semintegrale o bianca;
  • 200 g. di farina 0 (#550);
  • 10 g. di sale;
  • 1 cucchiaino di malto;
  • semi di lino, a vostro piacere!

Impastare tutto per 10 minuti, fino a incordatura, e fare riposare tre ore; spezzare, dare una piega e formare a filone (rettangolo, piegare i due angoli superiori verso il centro, arrotolare). Porre a lievitare ancora fino a raddoppio del volume (da 4 a 8 ore a seconda della temperatura); incidere la superficie  e cuocere in forno a 240 gradi con vaschetta d'acqua per 40 minuti circa. Lasciare raffreddare nel forno semiaperto per "favorire" la crosta. E poi sentirete che profumo... sa tanto di campagna!

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